...a tal uopo vi posto qualche utile consiglio tratto dal sito: Grocca Travels - i viaggi della gnocca.
Magie d'Oriente e.... d'Occidente
A cura di Arch. Bellafava e Conte Max - aggiornato il: 14/04/2006
Eccoci stavolta sulle rive del Bosforo a scoprire Istanbul, la metropoli turca crocevia tra Europa ed Asia, mosaico dalle mille facce e contraddizioni. Che dire innanzitutto di Istanbul, nelle consuete note introduttive? Prima di tutto, abbandoniamo l'abito mentale che vuole una città abitata da musulmani come posto pericolosissimo dove andare a piazzare l'obelisco. Istanbul è una metropoli relativamente più moderna di quanto non ci si possa aspettare, cosmopolita, con notevole varietà di attrattive e divertimenti e relativamente poco pericolosa da girare. Molto diversa, oggi, dall'immaginario collettivo che raffigura Istanbul come un enorme suk mediorientale con un piede piazzato in Europa.
In secondo luogo, facciamo una piccola distinzione precipua: a Istanbul c'è la zona europea, più accessibile al viaggiatore nonchè più moderna, e la zona asiatica, al di là dello stretto del Bosforo, più tradizionale e popolare, questa magari un pò più difficile da girare e comprendere per il viaggiatore straniero. Noi, per brevità, bazzicheremo soprattutto nella parte europea, quella che riserva le maggiori soddisfazioni a livello di Gnocca. Questa è anche la ragione per cui il reportage su Istanbul è collocato all'interno del menu dell'Europa.
Terzo, specifichiamo una cosa importante, soprattutto per quelli che per mancanza di tempo, disciplina e fiducia, puntano sulla Gnocca a pago per portarsi a casa un ricordino in più oltre al pistacchio ed al caffè: a Istanbul esiste una zona dove la Gnocca pay è concentrata, un sobborgo chiamato Aksaray. E' un quartiere ubicato più o meno tra l'aeroporto ed il centro città, a circa venti minuti da Taksim, la celebre piazza nel centro di Istanbul, dove ogni turista va a parare.
Nel sobborgo di Aksaray, una quindicina d'anni fa, la mafia russa ha posto le sue basi aprendo innumerevoli locali notturni, dagli strip dance ai bar e li ha riempiti di Gnocca ex-CCCP, ucraina, moldava, kazaka, uzbeka, ma anche russa doc (poi, le Gnocche vi diranno tutte invariabilmente di essere di Mosca, abbiamo beccato perfino una turca che diceva di essere moscovita doc, ma non è urbano sbuggerarle...). I locali saranno almeno un centinaio nella zona di Aksaray. In media ci operano un 7/8 Gnocche e la prestazione standard raramente supera i 100 dollari (con un'eccezione che andremo a vedere molto presto, quella del classicissimo Bacardi).
DOVE PUCCIARE IL BISCOTTINO A ISTANBUL Come anticipato, il gnocchificio di Istanbul si chiama Aksaray. Qui si trovano tutti i locali con le pro migliori e per un viaggiatore è inevitabile andare a parare qui prima o poi. Ad Aksaray c'è un pò di tutto a livello di locali: dal night club classico (tendenzialmente da evitare, se non si vogliono prendere delle belle pettinate con i drinks delle Gnocche), al baretto apparentemente normale, riciclato ad uso bordellino. Tra i locali visti, comunque, vanno segnalati:
- Bacardi: locale mitico, discobar dove c'è la migliore concentrazione di Gnocca della città. Inutile mettere indirizzi o spiegare dov'è, perchè chiunque ad Istanbul lo conosce. Ingresso libero, si viene accompagnati ad un tavolino da un ossequioso cameriere, da dove ci si può studiare l'atmosfera resa elettrica da una ottantina di Gnocche extra lusso (venerdì e sabato le giornate clou). Se proprio non avete avversioni al ballo, una buona idea è giocare d'anticipo e andare in pista facendo finata di ballare per rimorchiare una Gnocca che vi piace particolarmente: è infatti proibito avvicinare le ragazze quando sono sedute a i tavoli e poi facendosene chiamare una dal cameriere, che è la procedura standard, si rischia di rimanere con un palmo di naso dal momento che molte non parlano inglese, ma solo russo e magari turco. Le Gnocche sono stellari e quasi tutte di provenienza ex-CCCP: kazache, uzbeche, azere, moldave, ukraine e anche qualche russa. Discorso rates: si parte da 200-300 dollaroni per la notte ma se si è bravi si contratta a molto meno, a 180/200 per una prestazione standard (sintonizzazione Rai1). Un paio di ore vale 150, difficilissimo andare sotto.
- Irmak: è un ristorante / discoteca, dove giostrano da dieci a venti Gnocche a seconda della serata, per lo più moldave, di livello medio. Anche qui l'ingresso è gratuito. I drinks costano un 30% in meno rispetto al Bacardi e anche il ristorante non è poi malaccio: una buona idea è proprio posizionarsi nella sezione ristorante per studiare bene l'ambiente e avere più tempo per il round di negoziazione con la Gnocca, che chiamerete al tavolo, come si fa per ordinare una quattro stagioni. Rates: un paio d'ore di sollazzo sono quotate attorno agli 80-100 dollaroni, tutta la notte 150 biglietti verdi dello zio Sam, sempre per una prestazione standard. Anche qui contrattate bene ciò che è incluso e ciò che non lo è.
- Seranda: è la discoteca dell'omonimo hotel, un alberghetto tre stelle abbastanza triste, se non ci fosse la Gnocca. Si paga un ingresso di circa 20 neuri, pare di ricordare, ma almeno comprende una consumazione. La Gnocca che professa qui è di livello appena sufficiente, ma con 100 dollari si possono riscrivere le 120 giornate di Sodoma... Gnocche anche qui area ex-URSS.
- Melody: questo è un ristorante dova magari il cibo non è il migliore che si può trovare a Istanbul, ma che merita per altre ragioni. Le ragioni sono ovviamente quelle della Gnocca: ci sono sempre almeno 7/8 Gnocche verso ora di cena, prima serata, alcune delle quali carucce davvero, dopo di che se ne vanno alla volta delle lobby dei principali hotel della zona. E' un posto dove siamo riusciti a trovare anche delle turche (una rarità ad Aksaray!) e a contrattare dei rates veramente competitivi: 60 neuri per un'ora, un euro al minuto...
- Martini: altro ristorante, vale il discorso fatto per il Melody. Nulla di speciale il cibo, ma posto simpatico per fare conoscenza di Gnocca, locale ed internazionale, con calma e spazio vitale per la contrattazione. Contrattabile lo stesso rate del Melody. Magari non è un posto dove ci si andrebbe apposta, ma se ci passate davanti date un occhio dentro, può essere che ci sia qualche Gnocca ben disposta.
Ah, abbiamo parlato di Aksaray e non di altre zone. Il perchè è presto detto. Nelle altre zone più frequentate (Taksim e Istiklal Caddesi, il Viale dell'Indipendenza, una via pedonale molto popolare), di notte troverete una mandria di rompicoglioni che con la scusa di chiedervi una cicca cercheranno di portarvi in qualche night. Rifiutate, sempre e comunque, se proprio dovete entrare in un night, fatelo seguendo il vostro istinto (e magari qualche bella Gnoccona che avete visto entrare). In questa zona i night clubs o gli altri posti promossi con locandine dove si vedono Gnocche in abiti succinti, sono diversi, ma sono puntualmente delle macchine pelaturista. Qui si vede il vero professionista del pay-per-clit: contrattando e fingendosi disinteressati, si può portare a casa a prezzi 'Aksaray' (150 neuri) partendo da richieste assurde tipo 500 neuroni per tutta la notte. Ma non è chiaramente la prima opzione, sapendo cosa riserva Aksaray (ah, il discorso di massima attenzione nei locali simil-night club vale anche per Aksaray, che pure è piena zeppa di quest posti). In zona Taksim, dopo le 22.30-23.00, vedrete anche delle stradali, ma spesso sono tossiche e comunque tutt'altro che raccomandabili.
VADEMECUM PER ISTANBUL: Visto che il posto è abbastanza particolare, non guastano un paio di piccoli suggerimenti di carattere generale per una felice permanenza in quel di Istanbul: - Tassisti: ci fosse anche l'apocalisse domani mattina, non cagateli. Vi porteranno nove volte su dieci in postacci, dove evidentemente prendono qualche percentuale o scambio 'merce' e dove verrete depredati a forza di drink non richiesti. Mai beccato uno che facesse scoprire un posticino nuovo interessante. Piuttosto provate a testare il grado di conoscenza dei receptionist degli alberghi (l'unico problema è che daranno per scontata una bella mancetta, ma se proprio non avete tempo di girare....) - Soldi e cambio: munitevi di lire turche di piccolo taglio per le numerose mancettte che dovrete allungare a camerieri, body guards e guardarobieri e pagate il conto in lire turche poichè il cambio con gli € o i $ lo fanno come pare a loro. Lire turche: nel momento in cui scriviamo, le nuove lire turche cambiano a circa 1,64 neuri. Non ci sono più quelle lire svalutatissime con ottomila zeri che facevano venire il mal di testa, ma una divisa abbastanza 'normale' e relativamente stabile oggi, per cui se siete lì per turismo o lavoro qualche giorno, potete fare il cambio ad inizio viaggio senza timore di beccarvela in quel posto lì a seguito di una supersvalutazione repentina. - Vita notturna: Istanbul ha una vita notturna fenomenale, pulsante, che si prolunga fino alle prime luci dell'alba. Se proprio bisogna selezionare un paio di posticini da frequentare, diremmo: 1) Crystal disco, indirizzo: Muallim Naci Caddesi, 109 - Ortakoy: club di tendenza, frequentato da tante belle Gnocche (accompagnate, però, nella maggior parte dei casi..). Aperto da mezzanotte fino alle 5.30 del mattino, è praticamente vuota prima delle due, quando all'improvviso si riempie dei protagonisti della nightlife di Istanbul. Dress code, naturalmente... 2) 5.KAT, indirizzo: Siraselviler Caddesi Soganci sok., 7 - Taksim: altro club 'stiloso', frequentato da fichi e fiche, al quinto piano di un palazzo del centro e con vista mozzafiato sul Bosforo. Da non perdere naturalmente anche i localini dove viene offerta una genuina danza del ventre, le meyhane, letteralmente le 'taverne'. Sono posti dove si respira la vera atmosfera turca, dove si serve raki (grappa turca), birra Efes e vino a volontà, insieme a favolosi kebab. Le migliori taverne, quelle con l'atmosfera più forte, sono nel Cicek Pasaj a Beyoglu, un passaggio dove le meyhane sono inframmezzate da negozietti di fiori, carne, pesce e venditori ambulanti, in una parola, la vera atmosfera levantina che uno si aspetta di respirare a Istanbul. - E le turche? Beh, qui ci sono le due scuole di pensiero: chi vuole le turche come una delle genìe più scarse a livello medio di Gnocca (non a caso i cessi li chiamiamo così?) e chi invece asserisce che le turche, quando sono fighe, sono più Gnocche che Gnocche non si può. Come sempre, la verità sta nel mezzo e la cosa più giusta, ancorchè banale, da dire è che a Istanbul si trova veramente di tutto e ha poco senso parlare di 'livello medio'.
DOVE ALLOGGIARE: Istanbul ha un'offerta alberghiera di primissimo livello, a prezzi anche abbastanza accessibili. Gli Hotel sono generalmente 'girl friendly', nel senso che nessuno di quelli dove siamo stati ha mai fatto problemi quando ci portavamo le Gnocche in camera. Gli alberghi dove siamo stati - e va detto per onor di cronaca e non pre consigliare alcunchè, visto che è nostra buona norma raccontare i fatti senza consigliare - sono il Vardar e il Richmond. Parlando di alberghi, come di consueto, anche questa volta siamo andati a pescarvi le migliori offerte di hotel a Istanbul Nuove offerte di Hotel anche a questo link.
NOTE CONCLUSIVE Istanbul si è rivelata una bellissima città da visitare per le molteplici testimonianze artistiche e storiche, per la miscellanea di colori e sapori che rendono questa metropoli un posto assolutamente unico nel globo, più che per la Gnocca di per se. Un posto dall'identità così peculiare che non basteranno cento romanzi di Orhan Pamuk per raccontarvela: bisogna toccarla con mano e viverne l'atmosfera. Va detto anche che nel corso delle nostre visite non abbiamo mai potuto - per motivi di tempo, più che altro - passare giornate intere a tacchinare la Gnocca free: il giudizio finale rimane per tanto fortemente influenzato dalla assidua frequentazione dei circuiti pay-per-clit (e non è detto che sia un male... :-) della capitale turca. E se di sola Gnocca a pago si parla, ci sono posti che ci hanno lasciato più soddisfatti di Istanbul in passato. Ad ogni modo, per quello che offre la città, vale la pena di andarci e divertirsi: chissà che qualcuno, tra i nostri venticinque lettori, non ci mandi un bel giorno qualche riga sui posti che non abbiamo fatto in tempo a visitare (e quanti ce ne sono!!).
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6 commenti:
...a tal uopo vi posto qualche utile consiglio tratto dal sito: Grocca Travels - i viaggi della gnocca.
Magie d'Oriente e.... d'Occidente
A cura di Arch. Bellafava e Conte Max - aggiornato il: 14/04/2006
Eccoci stavolta sulle rive del Bosforo a scoprire Istanbul, la metropoli turca crocevia tra Europa ed Asia, mosaico dalle mille facce e contraddizioni.
Che dire innanzitutto di Istanbul, nelle consuete note introduttive?
Prima di tutto, abbandoniamo l'abito mentale che vuole una città abitata da musulmani come posto pericolosissimo dove andare a piazzare l'obelisco. Istanbul è una metropoli relativamente più moderna di quanto non ci si possa aspettare, cosmopolita, con notevole varietà di attrattive e divertimenti e relativamente poco pericolosa da girare. Molto diversa, oggi, dall'immaginario collettivo che raffigura Istanbul come un enorme suk mediorientale con un piede piazzato in Europa.
In secondo luogo, facciamo una piccola distinzione precipua: a Istanbul c'è la zona europea, più accessibile al viaggiatore nonchè più moderna, e la zona asiatica, al di là dello stretto del Bosforo, più tradizionale e popolare, questa magari un pò più difficile da girare e comprendere per il viaggiatore straniero. Noi, per brevità, bazzicheremo soprattutto nella parte europea, quella che riserva le maggiori soddisfazioni a livello di Gnocca.
Questa è anche la ragione per cui il reportage su Istanbul è collocato all'interno del menu dell'Europa.
Terzo, specifichiamo una cosa importante, soprattutto per quelli che per mancanza di tempo, disciplina e fiducia, puntano sulla Gnocca a pago per portarsi a casa un ricordino in più oltre al pistacchio ed al caffè: a Istanbul esiste una zona dove la Gnocca pay è concentrata, un sobborgo chiamato Aksaray.
E' un quartiere ubicato più o meno tra l'aeroporto ed il centro città, a circa venti minuti da Taksim, la celebre piazza nel centro di Istanbul, dove ogni turista va a parare.
Nel sobborgo di Aksaray, una quindicina d'anni fa, la mafia russa ha posto le sue basi aprendo innumerevoli locali notturni, dagli strip dance ai bar e li ha riempiti di Gnocca ex-CCCP, ucraina, moldava, kazaka, uzbeka, ma anche russa doc (poi, le Gnocche vi diranno tutte invariabilmente di essere di Mosca, abbiamo beccato perfino una turca che diceva di essere moscovita doc, ma non è urbano sbuggerarle...).
I locali saranno almeno un centinaio nella zona di Aksaray. In media ci operano un 7/8 Gnocche e la prestazione standard raramente supera i 100 dollari (con un'eccezione che andremo a vedere molto presto, quella del classicissimo Bacardi).
DOVE PUCCIARE IL BISCOTTINO A ISTANBUL
Come anticipato, il gnocchificio di Istanbul si chiama Aksaray. Qui si trovano tutti i locali con le pro migliori e per un viaggiatore è inevitabile andare a parare qui prima o poi.
Ad Aksaray c'è un pò di tutto a livello di locali: dal night club classico (tendenzialmente da evitare, se non si vogliono prendere delle belle pettinate con i drinks delle Gnocche), al baretto apparentemente normale, riciclato ad uso bordellino.
Tra i locali visti, comunque, vanno segnalati:
- Bacardi: locale mitico, discobar dove c'è la migliore concentrazione di Gnocca della città. Inutile mettere indirizzi o spiegare dov'è, perchè chiunque ad Istanbul lo conosce.
Ingresso libero, si viene accompagnati ad un tavolino da un ossequioso cameriere, da dove ci si può studiare l'atmosfera resa elettrica da una ottantina di Gnocche extra lusso (venerdì e sabato le giornate clou). Se proprio non avete avversioni al ballo, una buona idea è giocare d'anticipo e andare in pista facendo finata di ballare per rimorchiare una Gnocca che vi piace particolarmente: è infatti proibito avvicinare le ragazze quando sono sedute a i tavoli e poi facendosene chiamare una dal cameriere, che è la procedura standard, si rischia di rimanere con un palmo di naso dal momento che molte non parlano inglese, ma solo russo e magari turco.
Le Gnocche sono stellari e quasi tutte di provenienza ex-CCCP: kazache, uzbeche, azere, moldave, ukraine e anche qualche russa.
Discorso rates: si parte da 200-300 dollaroni per la notte ma se si è bravi si contratta a molto meno, a 180/200 per una prestazione standard (sintonizzazione Rai1). Un paio di ore vale 150, difficilissimo andare sotto.
- Irmak: è un ristorante / discoteca, dove giostrano da dieci a venti Gnocche a seconda della serata, per lo più moldave, di livello medio. Anche qui l'ingresso è gratuito.
I drinks costano un 30% in meno rispetto al Bacardi e anche il ristorante non è poi malaccio: una buona idea è proprio posizionarsi nella sezione ristorante per studiare bene l'ambiente e avere più tempo per il round di negoziazione con la Gnocca, che chiamerete al tavolo, come si fa per ordinare una quattro stagioni.
Rates: un paio d'ore di sollazzo sono quotate attorno agli 80-100 dollaroni, tutta la notte 150 biglietti verdi dello zio Sam, sempre per una prestazione standard. Anche qui contrattate bene ciò che è incluso e ciò che non lo è.
- Seranda: è la discoteca dell'omonimo hotel, un alberghetto tre stelle abbastanza triste, se non ci fosse la Gnocca. Si paga un ingresso di circa 20 neuri, pare di ricordare, ma almeno comprende una consumazione. La Gnocca che professa qui è di livello appena sufficiente, ma con 100 dollari si possono riscrivere le 120 giornate di Sodoma...
Gnocche anche qui area ex-URSS.
- Melody: questo è un ristorante dova magari il cibo non è il migliore che si può trovare a Istanbul, ma che merita per altre ragioni. Le ragioni sono ovviamente quelle della Gnocca: ci sono sempre almeno 7/8 Gnocche verso ora di cena, prima serata, alcune delle quali carucce davvero, dopo di che se ne vanno alla volta delle lobby dei principali hotel della zona. E' un posto dove siamo riusciti a trovare anche delle turche (una rarità ad Aksaray!) e a contrattare dei rates veramente competitivi: 60 neuri per un'ora, un euro al minuto...
- Martini: altro ristorante, vale il discorso fatto per il Melody. Nulla di speciale il cibo, ma posto simpatico per fare conoscenza di Gnocca, locale ed internazionale, con calma e spazio vitale per la contrattazione. Contrattabile lo stesso rate del Melody. Magari non è un posto dove ci si andrebbe apposta, ma se ci passate davanti date un occhio dentro, può essere che ci sia qualche Gnocca ben disposta.
Ah, abbiamo parlato di Aksaray e non di altre zone. Il perchè è presto detto. Nelle altre zone più frequentate (Taksim e Istiklal Caddesi, il Viale dell'Indipendenza, una via pedonale molto popolare), di notte troverete una mandria di rompicoglioni che con la scusa di chiedervi una cicca cercheranno di portarvi in qualche night. Rifiutate, sempre e comunque, se proprio dovete entrare in un night, fatelo seguendo il vostro istinto (e magari qualche bella Gnoccona che avete visto entrare). In questa zona i night clubs o gli altri posti promossi con locandine dove si vedono Gnocche in abiti succinti, sono diversi, ma sono puntualmente delle macchine pelaturista. Qui si vede il vero professionista del pay-per-clit: contrattando e fingendosi disinteressati, si può portare a casa a prezzi 'Aksaray' (150 neuri) partendo da richieste assurde tipo 500 neuroni per tutta la notte.
Ma non è chiaramente la prima opzione, sapendo cosa riserva Aksaray (ah, il discorso di massima attenzione nei locali simil-night club vale anche per Aksaray, che pure è piena zeppa di quest posti). In zona Taksim, dopo le 22.30-23.00, vedrete anche delle stradali, ma spesso sono tossiche e comunque tutt'altro che raccomandabili.
VADEMECUM PER ISTANBUL:
Visto che il posto è abbastanza particolare, non guastano un paio di piccoli suggerimenti di carattere generale per una felice permanenza in quel di Istanbul:
- Tassisti: ci fosse anche l'apocalisse domani mattina, non cagateli. Vi porteranno nove volte su dieci in postacci, dove evidentemente prendono qualche percentuale o scambio 'merce' e dove verrete depredati a forza di drink non richiesti. Mai beccato uno che facesse scoprire un posticino nuovo interessante. Piuttosto provate a testare il grado di conoscenza dei receptionist degli alberghi (l'unico problema è che daranno per scontata una bella mancetta, ma se proprio non avete tempo di girare....)
- Soldi e cambio: munitevi di lire turche di piccolo taglio per le numerose mancettte che dovrete allungare a camerieri, body guards e guardarobieri e pagate il conto in lire turche poichè il cambio con gli € o i $ lo fanno come pare a loro. Lire turche: nel momento in cui scriviamo, le nuove lire turche cambiano a circa 1,64 neuri. Non ci sono più quelle lire svalutatissime con ottomila zeri che facevano venire il mal di testa, ma una divisa abbastanza 'normale' e relativamente stabile oggi, per cui se siete lì per turismo o lavoro qualche giorno, potete fare il cambio ad inizio viaggio senza timore di beccarvela in quel posto lì a seguito di una supersvalutazione repentina.
- Vita notturna: Istanbul ha una vita notturna fenomenale, pulsante, che si prolunga fino alle prime luci dell'alba. Se proprio bisogna selezionare un paio di posticini da frequentare, diremmo:
1) Crystal disco, indirizzo: Muallim Naci Caddesi, 109 - Ortakoy: club di tendenza, frequentato da tante belle Gnocche (accompagnate, però, nella maggior parte dei casi..). Aperto da mezzanotte fino alle 5.30 del mattino, è praticamente vuota prima delle due, quando all'improvviso si riempie dei protagonisti della nightlife di Istanbul. Dress code, naturalmente...
2) 5.KAT, indirizzo: Siraselviler Caddesi Soganci sok., 7 - Taksim: altro club 'stiloso', frequentato da fichi e fiche, al quinto piano di un palazzo del centro e con vista mozzafiato sul Bosforo.
Da non perdere naturalmente anche i localini dove viene offerta una genuina danza del ventre, le meyhane, letteralmente le 'taverne'. Sono posti dove si respira la vera atmosfera turca, dove si serve raki (grappa turca), birra Efes e vino a volontà, insieme a favolosi kebab. Le migliori taverne, quelle con l'atmosfera più forte, sono nel Cicek Pasaj a Beyoglu, un passaggio dove le meyhane sono inframmezzate da negozietti di fiori, carne, pesce e venditori ambulanti, in una parola, la vera atmosfera levantina che uno si aspetta di respirare a Istanbul.
- E le turche? Beh, qui ci sono le due scuole di pensiero: chi vuole le turche come una delle genìe più scarse a livello medio di Gnocca (non a caso i cessi li chiamiamo così?) e chi invece asserisce che le turche, quando sono fighe, sono più Gnocche che Gnocche non si può. Come sempre, la verità sta nel mezzo e la cosa più giusta, ancorchè banale, da dire è che a Istanbul si trova veramente di tutto e ha poco senso parlare di 'livello medio'.
DOVE ALLOGGIARE:
Istanbul ha un'offerta alberghiera di primissimo livello, a prezzi anche abbastanza accessibili.
Gli Hotel sono generalmente 'girl friendly', nel senso che nessuno di quelli dove siamo stati ha mai fatto problemi quando ci portavamo le Gnocche in camera. Gli alberghi dove siamo stati - e va detto per onor di cronaca e non pre consigliare alcunchè, visto che è nostra buona norma raccontare i fatti senza consigliare - sono il Vardar e il Richmond.
Parlando di alberghi, come di consueto, anche questa volta siamo andati a pescarvi le migliori offerte di hotel a Istanbul
Nuove offerte di Hotel anche a questo link.
NOTE CONCLUSIVE
Istanbul si è rivelata una bellissima città da visitare per le molteplici testimonianze artistiche e storiche, per la miscellanea di colori e sapori che rendono questa metropoli un posto assolutamente unico nel globo, più che per la Gnocca di per se.
Un posto dall'identità così peculiare che non basteranno cento romanzi di Orhan Pamuk per raccontarvela: bisogna toccarla con mano e viverne l'atmosfera.
Va detto anche che nel corso delle nostre visite non abbiamo mai potuto - per motivi di tempo, più che altro - passare giornate intere a tacchinare la Gnocca free: il giudizio finale rimane per tanto fortemente influenzato dalla assidua frequentazione dei circuiti pay-per-clit (e non è detto che sia un male... :-) della capitale turca. E se di sola Gnocca a pago si parla, ci sono posti che ci hanno lasciato più soddisfatti di Istanbul in passato.
Ad ogni modo, per quello che offre la città, vale la pena di andarci e divertirsi: chissà che qualcuno, tra i nostri venticinque lettori, non ci mandi un bel giorno qualche riga sui posti che non abbiamo fatto in tempo a visitare (e quanti ce ne sono!!).
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Condivido pienamente il suo punto di vista. Ottima idea, condivido.
Assolutamente d'accordo con lei. L'idea di un bene, sono d'accordo con lei.
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